CAROTA

Generalita': la carota è una pianta originaria delle regioni temperate dell'Europa, coltivata per le radici a fittone utilizzate a scopo alimentare sia crude sia cotte. Le varietà coltivate hanno radici carnose di forma variabile e di colore bianco, arancio o rosso e sono ricche di coloranti e vitamine.
Varietà: le carote si distinguono secondo il colore e la forma della radice.
Dal punto di vista orticolo le varietà più importanti sono quelle rosse, intendendo con questo termine tutte quelle che producono radici di colore rosso o arancio. Per quanto riguarda la forma, vengono suddivise in corte, mezzane e lunghe. Altro carattere molto importante è l'epoca di maturazione, in base alla quale le varietà si distinguono in precoci medie o tardive.
Fra le varietà ricordiamo:
la nantese medio precoce, l'ibrido nandor, la nantese clodia medio precoce, la tonda di parigi molto precoce, la s. valere tardiva, la flakkee, precoce. Fra le varietà a radici corte vi ricordano parigina rossa da forzare, grelot, rossa d'olanda ", tutte precoci.
Fra le mezzane, si possono citare: mezza lunga di nantes, precoce; mezza lunga di touchor, rossa mezzana di amsterdam molto precoce, rossa mezzana di chantenay; rossa mezzana d'italia derivata dalla mezza lunga di nantes. al gruppo delle varietà a radici lunghe appartengono, fra le altre rossa lunga di napoli, lunga di st. Valery, comune di napoli, tutte a radici color arancio.
Clima: la carota è una specie adatta ai climi temperati. Si coltiva perciò con buoni risultati, in tutta Italia.
Terreno: i terreni ideali sono quelli sciolti, di medio impasto, sabbiosi o calcarei - argillosi, ricchi di sostanza organica ed esenti da ristagni d'acqua. Sconsigliamo i terreni sassosi per evitare biforcazioni radicali.
Avvicendamento: la carota sfrutta le sostanze organiche residue di colture precedenti. Può seguire porro o aglio come coltura da rinnovo. Non può essere ripetuta prima di tre anni per evitare attacchi parassitari. Non si deve coltivare dopo la bietola da orto, in quanto potrebbe essere colpita da marciume radicale, provocato da parassiti che spesso attaccano quella specie.



Consociazione: si può coltivare con ravanello, spinacio, pisello e lattuga;
Semina e raccolta: le varietà precoci si seminano in gennaio - marzo, e in
questo caso si raccolgono le radici in agosto; le semiprecoci in aprile - maggio, le tardive da fine agosto a tutto ottobre per ottenere una produzione nel periodo autunno-inverno; è consigliabile seminare scalarmente ogni 15-25 giorni, in questo modo si ottengono radici a diverse epoche e di conseguenza sarà possibile avere carote fresche per un lungo periodo di tempo.

Moltiplicazione: la carota si moltiplica per mezzo dei semi.
La semina può avvenire a spaglio, ma non è molto consigliabile, in quanto non permette di effettuare agevolmente le sarchiature e i diserbi, o a file ad una profondità di uno o due millimetri. Nella semina a file, la distanza sulle file sarà di 5 - 6 cm e 20 cm tra le file.
Raccolta e conservazione: la raccolta è scalare e dipende dal periodo di semina. Le carote si raccolgono mediante estirpazione. Le radici presenti nel terreno nel periodo autunnale devono essere raccolte quando comincia a piovere, poiché altrimenti possono marcire.
Dopo la raccolta, le carote si lasciano essiccare stendendole in un locale aerato, dopodiché si puliscono dal terriccio e si conservano in un ambiente nel quale la temperatura non scenda sottozero, in cassette, oppure stratificate nella sabbia.
Concimazioni: nel corso della preparazione del terreno non si deve somministrare letame, ma si deve sfruttare la letamazione dell'anno prima. Volendo usare concimi inorganici si distribuiscono invece, 50-60 g/mq di un fertilizzante minerale complesso ternario adatto.
Quando le piantine stanno sviluppandosi, si somministrano 20 g/mq di nitrato di calcio.
Cure colturali: il terreno deve essere tenuto sempre libero da piante infestanti, effettuando ripetute sarchiature e scerbature.
Irrigazioni: nei periodi in cui non piove è necessario annaffiare abbondantemente ma evitare i ristagni d'acqua.
Avversità: l'afide della carota: attacca le foglie, che non si sviluppano e presentano zone decolorate.
Le larve della mosca della carota: scavano gallerie nelle radici, deformandole, le foglie diventano grinzose e, talvolta di colore rossastro.
Il marciume molle: è un'alterazione che si manifesta nelle carote conservate, le radici diventano molli e ammuffiscono.
Malvinato della carota: è una malattia di origine fungina, come la precedente le radici vengono ricoperte da un feltro brunastro, cosparso di piccoli corpi neri, l'infezione si estende dalla pianta colpita a quelle vicine.
Il marciume della carote: è un'alterazione procurata da un batterio che colpisce le radici sia quelle ancora nel terreno vhe quelle immagazzinate: le radici diventano molli acquose e marciscono.